Una contro tutti. O, forse meglio, una contro tutto e tutti… Contro tutto perché, nella circostanza, si vogliono misurare, di quell’una che è al centro del ring (ovvero la birra), le capacità di fronteggiare avversari di ogni genere: intenzione da recepire nei termini per cui il ring in questione è quello dell’abbinamento; e gli avversari sono i piatti degli innumerevoli ricettari convenzionali e innovativi, senza limiti di categoria. Contro tutti perché, ancora nel 2020, resistono sacche di pregiudizio ostili al riconoscere l’eclettismo funambolico che appunto lei, la birra, sa far valere nella galvanizzante sfida contro le seduzioni e le insidie proposte dal singolo boccone: ognuno con le proprie specificità sensoriali, dal più grasso al più magro, dal più succulento al più asciutto, dal più sapido al più dolce, dal più acido al più amaro (e via dicendo). Prerogative non di rado (anzi spesso) presenti tutt’altro che in solitaria: al contrario, in sovrapposizione e intersezione reciproca, il che rende tanto più complessa la scelta del bicchiere in accompagnamento. Ebbene, chi scrive ha avuto l’occasione di prendere parte a un confronto del genere: la pinta… contro il resto del Mondo; e di scriverne un resoconto. Ecco com’è andata…
https://www.cronachedigusto.it/index.php/la-degustazione/tre-chef-per-sei-piatti-pi%C3%B9-una-sorpresa-che-festa-per-i-9-anni-del-birrificio-del-forte
