Birre e formaggi, affinità elettive

Birra e formaggio è, assolutamente, un “matrimonio che s’ha da fare”. Perché tra l’una e l’altro palpita una “corrispondenza d’armoniosi” sensi decisamente evidente, considerando i capisaldi del rispettivo profilo sensoriale: a partire dalla fisiologica (e benedetta) consistenza grassa delle caseificazioni; e dalla naturale propensione della “pinta” a gestire quella materia lipidica, grazie ai propri contenuti in effervescenza, acidità e alcol (se non anche in una certa, pur marginale, tannicità, in alcune tipologie). Ebbene, di fronte a tale “affinità elettiva”, occorre (paradosso, ma solo apparente) tenere la guardia alta: perché il rischio è di generalizzare; pensare, cioè, che qualsiasi formaggio si accompagni bene a qualsiasi birra. E invece…

Invece le insidie sono dietro l’angolo. Un esempio? Annaffiare un boccone intensamente sapido, acido o piccante (prerogative che si possono trovare, combinate per giunta, in un erborinato) con una sorsata spiccatamente amara: evenienza che, statisticamente, il palato trova conflittuale.

E allora, il consiglio è: occhio! Un formaggio con le caratteristiche appena accennate si coniuga al meglio (sempre in base alle indicazioni statistiche consolidate dall’esperienza) con una bevuta di tenore morbido, se non propriamente abboccato o dolce: un tema, questo, affrontato nella sessione d’abbinamento – dedicata a una specialità casearia altoatesina, il Genussbunker – che riportiamo in questo articolo…

https://www.cronachedigusto.it/index.php/la-degustazione/quattro-birre-vs-un-formaggio-la-disfida-del-gusto-che-sorprende

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